Rodman, competitività e aggregazione

Sveglia alle 6.00, bici e macchina fotografica sul furgone, e una corsa verso Alassio. Ci aspetta una giornata di sole e ciclismo insieme a uno dei gruppi amatoriali più numerosi e conosciuti d’italia. Rodman Azimut Squadra Corse è un caso unico: si tratta della manifestazione concreta della passione di un’azienda produttrice di bici da corsa di alta gamma, Rodman Bikes, che ha scelto di legare il proprio nome e la propria attività sportiva al mondo del ciclismo amatoriale, che considera il più sincero e profondo rappresentante di questo sport.

È un’uscita di quelle “tra amici”, la sgambata che si fa semplicemente per stare insieme: ritrovo al bar in centro, caffè, due chiacchiere e in sella per una pedalata leggera, in gruppo, verso una destinazione classica: Gambe Sotto Al Tavolo, la conosciamo tutti. Ci sono visi, età, biciclette diverse: la divisa, però, è una… come lo spirito che unisce il team. “Marcello Bergamo rappresenta un’eccellenza del nostro settore” – dice Marco Pipino – “e collabora con noi a partire dalla fondazione del gruppo che si completa, in realtà, con altre 3 squadre: Torino Triathlon, dedicata a questa specialità, Rostese Rodman e Rodman Pink Power by Nonese, due particolari eccellenze nel settore giovanile, sia maschile sia femminile. Marcello Bergamo è un partner di fiducia di Rodman, ha un prodotto di altissima qualità ed è in grado di gestire i grandi carichi che un gruppo ciclistico vasto come il nostro richiede ogni anno con rapidità e flessibilità, parametri importantissimi, viste le nostre dimensioni”.

Si tratta, infatti, di quattro squadre diverse ma parte di un unico gruppo ciclistico che in totale conta 800 ciclisti! Anche oggi sono davvero tanti, le divise blu invadono l’angolo del ritrovo. Ci sono scambi di strette di mano e presentazioni, abbracci tra amici di più vecchia data: queste pedalate sono spesso soprattutto l’occasione, per i nuovi iscritti, di essere introdotti nel gruppo, essere messi a proprio agio e di conoscere Marco Pipino, vera anima, cuore e cervello, di questa “esperienza”. E i presupposti di amicizia e condivisione della bellezza del nostro sport non significano, per Rodman, mancanza di aggressività competitiva: il team, infatti, anche nella stagione 2017 ha brillato in ogni gara e circuito in cui ha partecipato, cogliendo numerosi successi individuali e di squadra. Per la stagione 2018 l’atteggiamento non sarà per niente diverso: Rodman punta sempre e comunque a vincere il più possibile.

Il progetto di Marco, già presidente di Rodman Bikes, nel fondare il team Roman Azimut, era creare, innanzitutto, il più grande team amatoriale agonistico italiano. Rodman, questa la particolarità della squadra corse, è un gruppo di cicloamatori agonisti che accoglie tutti, senza esasperare la ricerca di campioni. “Cerchiamo più l’affermazione del collettivo e di portare più atleti possibile in gara, non solo sul podio. Obiettivo che considero centrato” dice Marco “Considerando il numero di tesserati come cicloamatori agonisti, oggi superiamo i 300 e siamo ufficialmente i primi nel ranking nazionale CSAIn* (Centri Sportivi Aziendali Industriali)”.

Questo è un ciclismo che ci piace: la formula di Rodman Azimut ha trovato l’equilibrio tra gusto per la competizione e la creazione, in parallelo, di un’attività sociale e aggregativa che semplicemente porta gli amici a uscire in bicicletta insieme. Ed è quello facciamo anche noi, insieme a loro: attraversiamo Alassio e saliamo sulle colline intorno. Non è una scalata impegnativa ma per un sabato mattina “tranquillo” scalderà per bene le gambe di tutti. Il gruppo parte compatto e, come impone la regola del ciclismo tra amici, si sgrana immediatamente appena fuori città in “pezzi” che vanno a velocità diverse. Lo spirito però è proprio questo: ai semafori ci si aspetta e lo stesso ai piedi della salita. Poi ci si redistribuisce secondo il ritmo che impone a ognuno la fatica dell’ascesa e ci si attende nuovamente sul culmine della salita: e ci piace, l’abbiamo detto?

CARRELLO